La Giornata Mondiale della Salute Mentale 2025 pone quest’anno l’attenzione sul tema “Mental health in humanitarian emergencies”. Il focus è dunque relativo ai bisogni psicosociali delle oltre 123 milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie case a causa di conflitti, disastri naturali o crisi sanitarie. In questi contesti di estrema fragilità, dove le reti di sostegno si spezzano e la perdita di casa e famiglia è la norma, l’impatto sulla salute mentale è devastante: l’OMS stima che una persona su cinque nelle aree colpite sviluppi un disturbo psichico, mentre quasi tutti soffrono stress o ansia significativi.
Il 71% dei rifugiati vive in contesti a basso o medio reddito, dove i servizi di supporto rimangono inaccessibili. Per questo l’appello lanciato dall’OMS a governi e comunità è quello di garantire un supporto psicologico basato su prove scientifiche e promuovere interventi comunitari per sostenere la resilienza e assicurare la continuità delle cure.
È in questa luce che il ruolo del teatro nei contesti di disagio psichico acquista una sua profonda risonanza. A prescindere che il trauma sia causato da una catastrofe o dall’isolamento istituzionale, l’obiettivo è lo stesso: ricostruire la dignità, la voce e i legami comunitari interrotti. Il teatro emerge come una delle forme d’arte più potenti in questo senso divenendo strumento di supporto psicosociale.
La stagione diffusa Totem 2025 celebra la Giornata Mondiale con due appuntamenti che ripercorrono la storia e l’attualità del disagio mentale.
Il primo, fissato per venerdì 10 ottobre alle ore 21 presso la Biblioteca Comunale Giorgio Bassani, segna il ritorno di “Memorie dal Reparto n°6”. Liberamente tratto da Čechov, lo spettacolo, interpretato da Daniele Giuliani, si presenta come un viaggio crudo e necessario “tra le mura di un manicomio”, rievocando le ingiustizie e i silenzi del passato. È un monito potente sull’importanza di non abbassare la guardia sulla dignità umana e sulla conquista di civiltà rappresentata dalla Legge Basaglia.
Il giorno successivo, sabato 11 ottobre alle ore 19 presso il Teatro Julio Cortázar di Pontelagoscuro, le celebrazioni proseguono con “Orazio – Vite nude”. Questo spettacolo, costruito a partire da storie reali raccolte nelle strutture psichiatriche italiane, trasforma la memoria in azione scenica, restituendo voce e dignità alle persone.