Otto posizioni nella top 20 mondiale conquistate da sei strutture italiane, ma emerge un preoccupante divario Nord-Sud
11 settembre 2025 – L’eccellenza sanitaria italiana conquista ancora una volta riconoscimenti internazionali di prestigio. Sono 41 gli ospedali italiani inseriti nella classifica “World’s Best Specialized Hospitals 2026” pubblicata da Newsweek in collaborazione con Statista, confermando il nostro Paese tra le potenze mondiali della medicina specializzata.
Il risultato, se da un lato certifica l’alta qualità del sistema sanitario nazionale, dall’altro mette in evidenza una realtà a due velocità che caratterizza il Belpaese: la maggior parte delle strutture è concentrata nel Nord Italia, con la Lombardia in testa con 16 ospedali, soprattutto a Milano e provincia.
Il podio delle eccellenze italiane
Otto posizioni nella top 20 mondiale conquistate da sei ospedali italiani, un traguardo che testimonia l’altissimo livello raggiunto dalla medicina italiana in settori strategici:
- Policlinico Gemelli di Roma: 3° posto in ostetricia e ginecologia, 10° in gastroenterologia
- Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: 6° in pediatria
- Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano: 11° in oncologia
- Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna: 11° in ortopedia
- Centro Cardiologico Monzino di Milano: 14° in cardiologia (e 24° in cardiochirurgia)
- IRCCS Besta di Milano: 14° in neurologia e 17° in neurochirurgia
L’Istituto Europeo di Oncologia IRCCS e il Centro Cardiologico Monzino IRCCS sono primi in Italia per il sesto anno consecutivo, consolidando una leadership che va oltre il singolo riconoscimento.
La geografia dell’eccellenza
L’analisi geografica della classifica rivela un quadro che riflette le storiche disparità del sistema sanitario nazionale. Seguono il Lazio (8 ospedali, tutti a Roma) e il Piemonte (4, di cui 3 a Torino). Il Centro conta su Toscana (3) e Marche (1), mentre al Sud figurano solo due ospedali a Napoli.
La gran parte degli ospedali premiati si trova nel Nord Italia, con Lombardia leader assoluta grazie a 16 strutture, concentrate soprattutto nell’area metropolitana di Milano. Un dato che conferma Milano come capitale della sanità specializzata italiana, con strutture come il San Raffaele, l’Humanitas di Rozzano e l’Istituto Nazionale dei Tumori che completano il panorama delle eccellenze lombarde.
Il confronto internazionale
A livello globale, l’Italia si posiziona rispettabilmente nel panorama delle potenze sanitarie mondiali. Il confronto internazionale vede l’Italia sopra la Spagna (28 ospedali), ma dietro a Francia (66), Germania (59) e Regno Unito (53). Gli Stati Uniti restano leader assoluti con 173 strutture.
La classifica analizza 12 discipline mediche e si basa su un sondaggio che ha coinvolto migliaia di professionisti sanitari, insieme a dati di accreditamento, certificazioni e misurazioni dei Patient Reported Outcome Measures (PROMs).
Un settore in crescita esplosiva
Secondo Newsweek, gli ospedali specializzati registrano una “crescita esplosiva”, rispondendo alla domanda crescente di cure avanzate e mirate. I numeri parlano chiaro: il mercato globale di questo settore valeva 74,8 miliardi di dollari nel 2023 ed è atteso a 176,5 miliardi entro il 2032.
Gli ospedali specializzati rispondono a esigenze sempre più complesse: dalle malattie rare agli interventi chirurgici di precisione, rappresentando la frontiera più avanzata della medicina moderna.
Le altre eccellenze italiane
Oltre agli otto ospedali che brillano nella top 20 mondiale, la classifica Newsweek 2026 premia altre 33 strutture italiane che rappresentano l’eccellenza del nostro sistema sanitario.
Tra le strutture più prestigiose spiccano centri specializzati di fama internazionale come l’Humanitas Research Hospital di Rozzano, il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, l’Azienda Ospedale Università di Padova, il Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
Non mancano realtà pediatriche di eccellenza come l’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi di Milano, il Meyer di Firenze e l’IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo di Trieste, che testimoniano l’alta specializzazione italiana anche nel campo della medicina pediatrica.
Significativa anche la presenza di istituti oncologici specializzati come l’Istituto di Candiolo in Piemonte, l’IRCCS Istituto Oncologico Veneto di Padova e l’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, che confermano l’Italia tra i leader mondiali nella lotta contro il cancro.
Milano si conferma capitale della sanità specializzata con ben 10 strutture riconosciute, seguita da Roma con 8 ospedali che spaziano dalla pediatria (Bambino Gesù) alla ricerca universitaria (Policlinico Gemelli, Campus Bio-Medico).
L’elenco completo comprende anche centri di eccellenza in città come Bologna, Torino, Padova, Firenze, Pisa, Genova, Bergamo, Pavia, Verona e Trieste, disegnando una mappa dell’eccellenza sanitaria che abbraccia tutto il Centro-Nord Italia.
La sfida del futuro
Il riconoscimento di 41 ospedali italiani conferma l’elevato livello della sanità nazionale, in particolare nei poli universitari e nelle strutture di ricerca del Nord. Tuttavia, la carenza di ospedali del Sud all’interno della classifica mette in evidenza un divario territoriale che resta una sfida cruciale per il futuro della sanità italiana.
La classifica Newsweek 2026 celebra quindi un’Italia sanitaria a due facce: da una parte l’eccellenza riconosciuta a livello mondiale, dall’altra la necessità di colmare un gap geografico che rischia di penalizzare milioni di cittadini. Una sfida che richiederà investimenti mirati e politiche di riequilibrio territoriale per garantire a tutti i pazienti italiani l’accesso alle cure più avanzate.
La metodologia della classifica si basa su un sondaggio internazionale condotto tra maggio e luglio 2025, che ha coinvolto professionisti sanitari di 28 Paesi del mondo, analizzando oltre 2.300 ospedali in 12 specializzazioni mediche.